Ascoltare e comprendere le emozioni nel periodo della prima infanzia
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Ascoltare e comprendere le emozioni nel periodo della prima infanzia

17/02/2023 Inserito da: Autore: Laura Mattera

 

Il bambino è insieme una speranza e una promessa per l’umanità”

Maria Montessori

 

L’infanzia ed in particolare i primi anni di vita costituiscono le basi per lo sviluppo e la salute della persona nell’intero arco di vita. Si parla generalmente di prima infanzia per indicare il periodo che va dalla nascita ai 2 anni di vita, mentre per seconda infanzia il periodo compreso tra i 3 e i 6 anni. Durante questo periodo bambini e genitori vivono tantissime emozioni! Ma le emozioni dei bambini sono le stesse emozioni che provano gli adulti? E ancora, le emozioni di un neonato sono le stesse emozioni che prova un bambino di due anni, oppure un adolescente o un adulto?

Anche le emozioni seguono delle tappe di sviluppo. Il bambino nel corso dello sviluppo imparerà a riconoscere, esprimere, comprendere e gestire le proprie emozioni. I genitori possono sin dalla prima infanzia sostenere e accompagnare i propri figli alla scoperta di sé e delle emozioni che incontreranno passo dopo passo nella crescita. Quali sono le emozioni presenti sin dai primi mesi di vita? Nella letteratura scientifica si sono delineate diverse prospettive teoriche relative allo sviluppo emotivo. In particolare vi sono numerosi studi e ricerche (Izard, 1992; Ekman & Friesen 1971; Ekman 1999) in cui vengono identificate emozioni chiamate discrete o di base, che fanno la loro comparsa durante i primi mesi di vita del bambino, che hanno “Distinctive Universal signals” ovvero caratteristiche distintive universali indipendenti dagli aspetti della cultura e che ritroviamo anche in altri animali primati. Generalmente tra queste emozioni ritroviamo gioia, tristezza, rabbia, sorpresa, paura e disgusto. Tuttavia, considerata la grande mole di ricerche sull’identificazione delle emozioni di base, vi sono elenchi di emozioni tra loro simili ma anche terminologie e concettualizzazioni differenti. Per esempio, un’emozione di base con connotazione positiva è identificata come “happiness” che potremmo tradurre come felicità da alcuni ricercatori, oppure “enjoyment” che potremmo tradurre come divertimento da altri, o ancora “play” che potremmo tradurre come gioco da altri ancora (Tracy & Randles, 2011). Quali sono le emozioni che emergono successivamente? È possibile per esempio che nei primi mesi di vita un neonato provi emozioni come la gelosia?

Ci sono emozioni che compaiono a circa un anno e mezzo / due anni chiamate sociali o self – conscious emotions (Lewis et al., 1989) in quanto includono l’auto-consapevolezza, ovvero il senso di “sé” che entra in relazione con l’altro. E’ a partire da questo periodo che incontriamo emozioni come gelosia, senso di colpa, imbarazzo, orgoglio. Conoscere le emozioni e la loro comparsa nello sviluppo del bambino può aiutare ad ascoltare e comprendere le emozioni che i piccoli incontrano nella loro crescita. I bambini provano emozioni sin dai primissimi mesi di vita, ma il modo in cui sono vissute, riconosciute e comunicate si modifica notevolmente nel corso dello sviluppo. 

E’ importante accogliere tutte le emozioni del bambino che sono presenti sin dalle primissime interazioni sociali e che si esprimono in un linguaggio prettamente non verbale. Le espressioni emotive attraverso cui i neonati comunicano bisogni ed emozioni favoriscono l’instaurarsi di interazioni sociali con le figure di accudimento. Sono interazioni fatte di sorrisi, sguardi, suoni, pianto, posture, movimenti del corpo che gettano le basi per costruire la comunicazione e la relazione genitore-figlio che successivamente, grazie allo sviluppo cognitivo e linguistico, si manifesterà anche attraverso l’utilizzo delle parole. I genitori possono, sin dai primi istanti di vita, accompagnare i bambini nello sviluppo emotivo attraverso il riconoscimento, il dialogo verbale e non verbale e attraverso anche il modo in cui essi stessi vivono e rispondono alle loro emozioni. I bambini infatti apprendono molto anche attraverso l’osservazione!

Il percorso di crescita e sviluppo riguarda le emozioni dei bambini ma anche dei genitori. Può accadere ad esempio che i genitori possano sentirsi in difficoltà nel comprendere i comportamenti del figlio o possano  allarmarsi dinanzi ad alcune risposte emotive. Durante l’infanzia anche i genitori incontrano molteplici emozioni e sentimenti quali amore, felicità, ma anche paura, inadeguatezza o preoccupazione. Ecco anche in questo caso è importante accogliere e prendersi cura di queste emozioni con la stessa amorevolezza con cui ci si prende cura delle emozioni dei propri figli. I genitori giocano un ruolo fondamentale nella regolazione delle emozioni dei propri figli. Potrebbe essere utile per esempio, chiedersi come ho vissuto quella situazione?” “Come ho risposto a quell’emozione?” Prendersi cura di sé e del proprio benessere per potersi prendere cura del benessere del bambino e promuovere lo sviluppo emotivo. 

Le esperienze dei primi anni di vita hanno un grande impatto nello sviluppo della persona e i bambini hanno bisogno di un ambiente in cui le emozioni possano essere viste, riconosciute e ascoltate.

 

Dott.ssa Laura Mattera

 

BIBLIOGRAFIA

Ekman, P. (1999). Basic emotions. Handbook of cognition and emotion, 98(45-60), 16.

Izard, C. E. (1992). Basic emotions, relations among emotions, and emotion-cognition relations. Psychological Review, 99(3), 561–565. https://doi.org/10.1037/0033-295X.99.3.561

Ekman, P., & Friesen, W. V. (1971). Constants across cultures in the face and emotion. Journal of personality and social psychology, 17(2), 124-129. https://doi.org/10.1037/h0030377

Lewis, M., Sullivan, M. W., Stanger, C., & Weiss, M. (1989). Self development and self-conscious emotions. Child development, 146-156. https://doi.org/10.2307/1131080

Lewis, M. (1995). Self-conscious emotions. American scientist, 83(1), 68-78.

Tracy, J. L., & Randles, D. (2011). Four models of basic emotions: a review of Ekman and Cordaro, Izard, Levenson, and Panksepp and Watt. Emotion review, 3(4), 397-405. https://doi.org/10.1177/1754073911410747