A chi si rivolge: spesso richiesta dallo specialista neurologo per poter giungere ad una diagnosi più accurata, è indicata nei casi in cui vi sia il sospetto di un decadimento cognitivo (es. difficoltà di memoria o di attenzione, episodi di disinibizione, …) o nel caso in cui la persona abbia subito un evento traumatico (es. trauma cranico, ictus, …) che si sospetta possa aver lasciato degli esiti.
Obiettivo: permette di ottenere un quadro dello stato cognitivo della persona o di approfondire nello specifico lo stato di alcune funzioni cognitive (es. memoria, attenzione, funzioni esecutive, …); è un utile strumento per una successiva diagnosi neurologica e nell’indirizzare la persona verso un percorso riabilitativo/di mantenimento.
Come funziona: consiste in uno o più incontri nei quali, attraverso il colloquio e la somministrazione di test standardizzati, il clinico raccoglie, sintetizza e interpreta i dati relativi allo stato cognitivo della persona.
Chi se ne occupa: Elena Mascalzoni.